La Ruota dell’Anno ha iniziato un nuovo giro, anche se il mio animo fatica a staccarsi dall’influenza di Samhain. Mi sento ancora avvolta dal velo sottile del suo fluire.
Persefone, Dea dei due mondi, vive in me oggi come non mai persa fra il profondo Regno Onirico ed il truce Mondo Reale.
Il raccolto agricolo e’ ormai terminato e la terra da’ i pochi ultimi frutti mentre il buio avanza sovrano proteggendo il riposo della terra, che giace accanto al Dio Sole, in un’unione piu’ spirituale che fisica.
E’ il momento adatto per guardarsi dentro, per riflettere, per sanare antiche ferite e per lasciare andare… Come la natura si spoglia, s’arresta e s’addormenta cosi’ anche noi possiamo approfittare di questo riposo e prepararci ad un nuovo ciclo.
Dal 31 Ottobre al 10 Novembre viviamo nel periodo piu’ magico e misterioso dell’anno. I morti tornano sulla terra per salutare i vivi e gli universi si compenetrano.
La magia, adesso, sta per tramutarsi ed i morti stanno per tornare nelle loro dimensioni.
Ed i nostri sogni stanno per liberarsi da tutte quelle “foglie morte” che da giorni volteggiano nei nostri cieli…
E’ tempo di dire addio. A chi? A cosa?
Ci sono delle persone che hanno percorso un tratto di strada al mio fianco e che poi, dopo un rapporto profondo di intensa condivisione e complicita’, hanno preso una strada lontana dalla mia. Talmente lontana che con alcuni non ci si vede e non ci si sente piu’, con altri si fa finta di non vedersi…
Con qualcuno questo distacco e’ avvenuto gradualmente e senza una motivazione ben definita; con altri, invece, si e’ trattato di una separazione drastica.
In entrambi i casi e’ sempre molto doloroso guardare al mio fianco e non riconoscere piu’ le sagome familiari che mi seguivano ad ogni passo.
Non sono piu’ miei amici.
Eppure erano li’ alle quattro del mattino a consolare le mie lacrime dopo l’ennesimo dolore, a tenere la mia fronte dopo una serata “pesante”, a urlare sotto il palco piu’ dark del mondo.
Ti chiedi perche’, ti lasci cullare dalla nostalgia ma, alla fine, comunque il malessere passa e vai avanti.
Poi ci sono delle persone che non posso neanche definire “amiche” perche’ sarebbe troppo riduttivo. Persone che sono state, per un certo periodo, parte della mia vita, della mia stessa anima. Persone che pensavo non mi avrebbero mai lasciata, mai tradita, mai delusa.
L’hanno fatto e oggi non sono piu’ miei “amici”.
Ma il profumo della cioccolata calda e’ ancora dolce e preme sul cuore una spina sottile che si conficca per ogni biscotto mandato di fronte alla corte marziale…
Ed il mio bosco ha visto altre due primavere, ma la magia di quel 25 Aprile 2007, la “nostra” magia, non e’ ancora svanita e risuona dell’eco dei nostri incanti.
Ci sono, infine, delle canzoni che riesco con difficolta’ ad ascoltare, perche’ sono talmente intrise di ricordi da stordirmi destabilizzando il mio equilibrio emotivo. E non c’e’ MEDicina che tenga…
Ho vissuto il distacco da queste persone come un lutto. Le ho piante come fossero morte e oggi, quando mi capita di incrociare di nuovo le strade di alcune di loro ho l’impressione che qualcun altro si sia impossessato dei loro corpi e se ne vada a zonzo impunito per aver relegato la loro anima in un luogo che io non posso piu’ raggiungere. Però ogni tanto e’ lei raggiunge me, nei sogni… Sogni in cui torno a bere la cioccolata calda (uscita dal freezer!), ad invocare a due voci preghiere dedicate alla Madre Luna e a fare test scemi con il sottofondo dei Muse…
So che dovrei liberarvi dal mio amore per liberare me stessa, ma momentaneamente non ci riesco. Vi amo ancora, anche se tutto cio’ che amavo in voi non esiste piu’…
La canzone in sottofondo e’ per voi…