La mia finestra

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E’ strano come certi ricordi rimangano impressi nella mente con prepotenza e passione benche’ non siano legati ad un evento in particolare.
Uno di questi risale ad una notte di parecchi anni fa.
Mi ero addormentata in mezzo al buio morbido di un’estate come tante per poi svegliarmi nel mezzo della notte, cosi’… senza un motivo. Ho semplicemente aperto gli occhi.
La stanza era avvolta nella penombra e fra le sue spesse pareti vibrava un’energia talmente intensa che quasi si sarebbe potuta udire. Invece l’unico suono che accarezzava le mie orecchie era prodotto dalla radio che era rimasta accesa su una stazione scelta a caso e che suonava una canzone dolcissima ad un volume perfetto. Ne’ troppo stridente ne’ troppo quieto.
La finestra era aperta, spalancata, e attraverso di essa i raggi argentati della Luna si facevano strada all’interno della casa, fra le tende, rivestendo la mia pelle di un magico alone azzurrino.
E l’aria… ah l’aria! Era fresca, dolce, come se una silfide stesse soffiando su di me il suo alito fatato per cullarmi in uno stato d’estasi.
Nessun pensiero e’ giunto ad inquinare quel momento, solo la consapevolezza degli elementi che danzavano attorno al mio letto tessendo le note della loro personale ninna nanna suonata appositamente per me.
Tutto era perfetto.
Persino il canto dei grilli era delicato e sommesso.
Ed io ero avviluppata in una trance gioioso e sonnecchiante.
Tutti, almeno una volta nella propria vita, dovrebbero sperimentare un momento di felicita’ simile. Felicita’ pura e semplice fine a se stessa, sospesa in aria e fluttuante come una bolla di sapone. Ondeggiante, trasparente e leggera.
E sulla scia di quel sussurro orgasmico mi sono riaddormentata con le labbra piegate in un sorriso di gratitudine.
on air: Diaframma ~ In una Finestra Nera
La mia finestraultima modifica: 2010-09-06T19:15:00+02:00da last_persefone
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