Ricomincio da qui…

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…capì subito che si trattava di un terreno sacro: il fruscio delle foglie e il leggero cambiamento nella pressione dell’aria lo confermavano. Raddrizzò la schiena e il suo passo si fece più sciolto perchè il sentiero era ben tenuto, ma anche perchè cominciò ad attingere forza dalla terra e dall’aria. Un’ondata di vera speranza, e non solo di sollievo, la invase rapita dall’insolita energia di quel luogo. Il sentiero saliva sinuoso il fianco della collina ricoperto di alberi, ma curvava solo per non disturbare qualche albero particolarmente venerando. A tratti si scorgeva fra le foglie la liscia superficie verde appuntita del Tor, ma solo perchè gli alberi andavano facendosi meno fitti. Di fronte a lei comparve un piccolo prato; a sinistra un intrico di biancospini formava una sorta di nicchia, mantre da un’apertura a forma di arco tra I cespugli sbucava un piccolo corso d’acqua, fiancheggiato da pietre color ruggine. Sulla destra, un po’ più su, spuntavavo dal terreno delle pietre bianche e in mezzo ad esse scorreva un altro torrentello, che si univa al primo. Su un rialzo del terreno, proprio sopra il punto in cui si univano I due corsi d’acqua, c’era una piccola capanna rotonda, con le fronde del tetto che arrivavano fin quasi a terra. Stava per raggiungere il punto di confluenza dei due torrenti, quando dalla capanna emerse una figura che si poggiava a un corto bastone. Non aveva mai visto occhi tanto neri e penetranti. “Benventuti” dise la donna nella lingua dei Regni del Mare “Vi attendevo”.

da “L’alba di Avalon” di M.Z.Bradley

Ricomincio da qui…ultima modifica: 2008-06-23T08:21:51+02:00da last_persefone
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