Paulo Coelho

Io ho uno strano rapporto con Paulo.
In vita mia ho acquistato soltanto due dei suoi libri eppure possiedo quasi tutti quelli che ha scritto. Adesso spiegherò il perchè.
Il primo che ho letto mi è stato regalato circa 8 anni fa’. Vivevo un periodo della mia vita in cui non avevo più voglie ne’ desideri; ero annientata psicologicamente e fisicamente e la cosa peggiore era che non me ne rendevo affatto conto.
Andavo avanti per forza d’inerzia.
Vivevo lontana da casa a quell’epoca, lontana dal mio mondo, dalle mie radici. Come un albero di Natale costretto dentro ad un vaso ero destinastinata ad andare incontro ad un inevitabile processo degenerativo. Fu’ in quel periodo che arrivò un regalo da Catania, da parte di mio fratello, la persona più saggia della famiglia! Era un libro di uno scrittore di cui avevo sentito parlare ma di cui non avevo mai letto nulla.
Sul retro copertina comparivano delle lettere gialle, sullo sfondo de “La Nuit Etoilee” di Van Gogh, a formare queste parole:

“Il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.”

Mi dilungherei eccessivamanete se dovessi descrivere quale consapevolezza è scaturita dalla lettura di “Veronika decide di morire”. Quello che mi preme scrivere qui, oggi, è che ho capito che fra la mia anima e le parole di questo scrittore si è instaurata una sorta “colloquio” che si manifesta puntualmente ogni qual volta il mio cuore anela a delle risposte. E puntualmente spunta qualcuno con in dono per me uno dei suoi libri.
Questa volta è toccato a “La Strega di Portobello”. L’ho comprato per una mia cara amica e, pur essendo molto tentata, non ne ho preso una copia per me. Sapevo che, prima o poi, sarebbe stato il libro a venire da me.
E così è stato =)
A differenza degli altri questo romanzo mi parla giorno per giorno, difatti non lo leggo con regolarità ma solo quando mi sento “ispirata” o forse quando è lui a chiamarmi…
Oggi sono queste le parole che mi hanno “parlato” e chi conosce i miei attuali crucci capirà quato azzeccata sia questa coincidenza. Anche se, chi mi conosce bene, sa perfettamente che non credo affatto alle coincidenze…

“Sforzati di sentirti bene ogniqualvolta pensi di essere l’ultima delle creature. Non farti risucchiare dalle convinzioni di star male: lascia che la Madre possieda il tuo corpo e la tua anima; abbandonati attraverso la danza o il silenzio, o le cose semplici della vita, come accompagnare tuo figlio a scuola, preparare la cena, adoperarti affinchè la casa sia in ordine. Ogni gesto è adorazione – se con la mente ti concentri sul presente.
Non tentare di convincere nessuno di niente. Quando non sai qualcosa, chiedi o impegnati in una ricerca. Però, a mano a mano che agisci, sii come il fiume che scorre silenzioso, consegnandoti a un’energia più grande e possente. Devi credre. Devi redere di possedere le capacità.
All’inizio sarei confusa, insicura. Poi scoprirai che ogni essere umano pensa di venir ingannato. Non è affatto così: lo sai perfettamente, devi solo prendere coscienza. Tutte le menti del pianeta sono suggestionabili in termini negativi: temono la malattia, le invasioni, gli assalti, lamorte. Cerca di restituire loro la gioia perduta.
Sii chiara.
Riprogrammati in ogni minuto della giornata con pensieri che ti facciano crescere. quando sei irritata o confusa, cerca di ridere di te stessa. Ridi forte e a lungo di una donna che si preoccupa e si angoscia, pensando che i suoi problemi siano i più importatni del mondo. Sforzati per ridere di questa situazione patetica, perchè tu sei la manifestazione della Madre; allo stesso modo, devi essere convinta che Dio è uomo, e vive di regole. In fondo, la maggior parte dei nostri problemi si riduce a questo: seguire le regole.
Devi concentrarti.

Mentre stai lavando i piatti prega. Ringrazia per il fatto di avere dei piatti da rigovernare: vuol dire che c’era del cibo, che hai nutrito qualcuno, che ti sei occupata di una o più persone con affetto, cucinando e apparecchiando. Immagina i milioni di persone che, in questo momento, non hanno alcun piatto da pulire, o nessuno a cui preparare la tavola.”

Paulo Coelhoultima modifica: 2008-01-27T16:05:00+01:00da last_persefone
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