Un’offesa all’arte e alla vita

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Nel anno 2007, Guillermo Vargas Habacuc, un finto artista, prese un cane di strada, lo lego’ ad una corda corta ad un muro di una galleria d’arte e lo lascio’ morire lentamente di fame e di sete: Durante parecchi giorni, l’autore di questa orribile crueltà e i visitatori di questa galleria d’arte erano spettatori impassibili alla agonia del povero animale, fino a quando finalmente mori’ per inanizione, sicuramente dopo aver passato per un doloroso, assurdo ed incomprensibile calvario.

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E non è tutto: la prestigiosa Biennale Centroamericana di Arte decise, incomprensibilmente, che la bestialità che aveva appena commesso questo individuo era arte, e Guillermo Vargas Habacuc è stato invitato a ripetere la sua crudele azione alla Biennale del 2008. OSTACOLIAMOLO!!!

Firma qui:

http://www.petitiononline.com/13031953/petition.html

per cercare di evitare che un altro animale innocente soffra la crudeltà di questo, ed altri, sadico e ripugnante ‘essere umano’.

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Un’offesa all’arte e alla vitaultima modifica: 2008-03-27T11:25:27+01:00da last_persefone
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4 pensieri su “Un’offesa all’arte e alla vita

  1. Avevo già letto questa storia qualche tempo fa proprio sul blog di qualcun altro… ma oggi come allora – e soprattutto vedendo le immagini – mi viene solo da piangere. Io amo l’arte, tutta l’arte, ma QUESTA non lo è. E’ dolore e crudeltà, e con l’arte non ha niente a che vedere. E se si fossero invertiti i ruoli e il cane avesse legato questo signore che ha il coraggio di farsi chiamare artista e lo avesse guardato morire di fame e di sete? Sono senza parole, ti giuro. Completamente senza parole.

    Laura

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