7 Febbraio – Giorno di Selene

 

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Inno Omerico a Selene 

Muse dal dolce canto, figlie di Zeus Cronide, esperte
di canzoni, celebrate Selene dalle ampie ali:
dal suo capo immortale un chiarore si diffonde nel cielo
e avvolge la terra, e una grande bellezza si mostra
quando risplende la sua luce; la sua corona d’oro
illumina l’aria oscura, e i suoi raggi rifulgono
quando la chiara Selene, lavato il bel corpo
nell’oceano e indossate vesti sfavillanti,
aggioga i puledri lucenti dal collo robusto e rapidamente
sospinge in avanti i cavalli dalla bella criniera,
al tramonto, a mezzo del mese; poi il gran ciclo si compie,
e i raggi della luna che cresce scendono più luminosi
dal cielo: allora essa è per i mortali segno e presagio.
Con lei una volta il Cronide s’unì in amore nel letto,
ed essa concepì e diede alla luce una figlia, Pandia,
che ha singolare bellezza fra gli dèi immortali.
Salve, signora, dea dalle bianche braccia, chiara Selene,
ricciuta e benigna; cominciando da te, canterò
le gesta dei semidèi, di cui gli aedi, servi delle Muse,
raccontano le imprese con la loro amabile voce.

 

In Grecia questo era il giorno di celebrazione della Dea Selene, ad Atene chiamata Lanaea, protettrice delle donne libere e selvagge. In questa festa un toro di un anno,rappresentante Dioniso, era sacrificato a Selene e tagliato in nove parti: un pezzo era bruciato e il resto veniva usato per il banchetto. I nove pezzi rappresentavano il numero originario delle sacerdotesse orgiastiche della Luna che presiedevano le cerimonie. I riti coinvolgevano queste sacerdotesse che danzavano intorno ad una statua nel tempio, forse dando poi seguito ad un orgia.

Selene era figlia di due titani Iperone e Tea ed era sorella di Eos (l’aurora) e Elio (il Sole). Il nome Selene richiama il greco σέλας che significa “luce”.
In uno dei miti più antichi la Dea figurava come divinità lunare che, in forma di vacca, si accoppiava con il Dio Sole in forma di toro. Si pensi al glifo astrologico del toro stesso che è l’insieme del cerchio solare (la testa) e di una mezza luna (le corna). La divinità é spesso raffigurata su di un carro trainato da buoi (la semina dopo l’aratura della terra), oppure su una biga trainata dai cavalli che segue o precede il Dio del Sole a seconda che si rappresenti la Luna crescente o calante.
Selene è ricordata anche per i diversi matrimoni contratti con le divinità: Zeus, Pan, Endimione e le relazioni con suo fratello Elio. Come divinità lunare è riconosciuta anche Pasifae moglie di Minosse che innamoratasi di un toro bianco si fece costruire da Dedalo una statua dalla forma di vacca affinché potesse copulare con l’animale. Dall’atto nacque poi il Minotauro, la bestia metà uomo e metà Toro.
Selene, ebbe due figli da Zeus: Pandia che significa “la completamente splendente” e che si riferiva alla luminosità delle notti di plenilunio, e Erse (la rugiada). L’amore con il Dio Pan, invece, è stato frutto di un’idea dello stesso che per sedurla aveva coperto il suo pelo nero e irsuto grazie ad un vello di pecora bianca riuscendo così a caricare Selene sulla schiena e a portarla via. Dalle scappatelle con Elio si dice fossero nate le Ore, divinità che presiedevano alle stagioni e alla fertilità ciclica ad esse connesse. Ma la storia d’amore più conosciuta è quella avuta con il pastore

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 che si dice Selene andasse, al suo tramonto, a trovare in una grotta delle montagne del Latmo (Asia Minore) ogni notte e lo baciasse, mentre lui era inerte, colto da un sonno profondo. Dagli amplessi di Selene e del suo amato si dice fossero nate ben cinquanta figlie. Fra i diversi motivi per cui si diceva che Endimione dormisse, vi era anche quello che Ipnos (dio del sonno) si fosse innamorato di lui e, pur di giacere con quest’ultimo, l’avesse fatto assopire nel sonno eterno.
Selene è tutto questo: passione carnale che, pur di dominare l’amato, lo fa cadere con i suoi giochi amorosi in stato di piacevole trance; è trasporto animale e non controllato, carnalità, prolificità, fertilità stagionale. Quest’ultima caratteristica è propria del ciclo soli-lunare e della sua scansione temporale dalla cui unione sono nate, come si è visto, le Ore (stagioni).

fonti:
www.deaecate.it
www.convivioastrologico.it

7 Febbraio – Giorno di Seleneultima modifica: 2008-02-07T08:20:00+01:00da last_persefone
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2 pensieri su “7 Febbraio – Giorno di Selene

  1. Ciao Persefone,
    il tuo blog è molto interessante e, dato che hai saputo dare una buona interpretazione al mio sogno sui tornado, ti chiedo di aiutarmi un’altra volta. Questa notte ho sognato una colomba per la prima volta. Non aveva paura di me, anzi si avvicinava curiosa, sembrava quasi che volesse toccarmi. Io cercavo di farla uscire da una finestra dalla quale era entrata nella stanza. Cosa può significare? Grazie e Buona Giornata!

  2. Ciao Mirrh,
    scusa se ti rispondo con notevole ritardo… ma non sono in formissima negli ultimi giorni, a dire il vero =(
    La colomba rappresenta, come gli uccelli in genere, l’arrivo di novità e poichè si tratta di un uccello notoriamente benevolo di solito si intende come apportatore di novità piacevoli. Strano il fatto che tu tentassi di farla uscire… Lei aveva un attegiamento positivo quindi il fatto che tu la scacciassi suona strano. Se pensi che la colomba, cmq, è uno degli animali sacri a Venere/Afrodite potrebbe simboleggiare anche il verificarsi di un evento che può avere a che fare con la sfera affettiva e che magari tu stenti ad accettare per qualche motivo che dal sogno, però, non emerge. Come ti dicevo per l’altro sogno la casa rappresenta la tua psiche e le stanze sono parti di essa. Il fatto che la finestra di quella in cui si svolge tutta la scena fosse aperta denota, poi, una tua apertura nei confronti del mondo esterno. Cioè… se la colomba è entrata è perchè tu non hai posto barriere al suo eventuale ingresso… poi magari ti aspettavi un’aquila e invece e spuntata lei!!!
    Spero di esserti stata un po’ d’aiuto anche stavolta (visto anche che il sogno è più recente! Scusami ma non mi ero resa conto della data del tuo post.. ho risposto in maniera del tutto istintiva!!!).
    Un bacio, a presto 😉

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