Ercole al bivio

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ERCOLE AL BIVIO
Pompeo Batoni
1753 circa
Torino, Galleria Sabauda
Ercole, seduto sotto un albero, si trova a dover scegliere tra il Vizio e la Virtù incarnati  nelle due figure che gli stanno vicine. Il Vizio, impersonato da Venere, come dimostra la rosa, gli è seduto accanto e gli offre il divino fiore, mentre nell’altra mano stringe una maschera a significare l’inganno che si cela dietro la lussuria. Davanti all’eroe Minerva, simbolo della Virtù, gli indica la ripida salita che conduce al Tempio della Fama.

Secondo una favola moralistica del sofista Prodico, amico di Socrate e Platone, Ercole era solito passeggiare riflettendo sulla vita quando un giorno, a un bivio, incontrò due bellissime donne che raffiguravano la Virtù ed il Vizio. Mentre la prima esprimeva purezza e dignità, la seconda appariva superba e voluttuosa. Proprio quest’ultima gli mostrò una strada semplice, promettendogli una vita ricca di gioia e piacere e priva di sofferenze. L’altra, invece, gli indicò una via ripida e sassosa, difficile da percorrere ma che prevedeva alla fine un’alta ricompena, in quanto gli Dei non concedono nulla senza fatica, non esiste vittoria senza lotta o raccolto senza semina. Quando le donne scomparvero Ercole, di nuovo solo, decise dipercorrere la via più impervia e diffcile.

tratto da “Miti – Storie e immagini degli Dei e degli eroi dell’antichità” di Lucia Impelluso

Ercole al bivioultima modifica: 2008-02-04T21:42:30+01:00da last_persefone
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